Il
termine 'meteoropatia' racchiude in se stesso tutti gli improperi, le
rispostacce e gli sbalzi d'umore causati dalle variazioni improvvise
della temperatura. I meteoropatici, di solito, bevono Estathè per
mitigare la loro aggressività ed evitare di prendere a pugni il
piumone, sempre troppo caldo o troppo freddo, inappropriato alle
notti mai tiepide che la primavera regala ai romani.
Se avessi potuto
scegliere, io avrei voluto una voce fuoricampo.
“Ehi
tu, Dio!”, gli avrei detto “Non darmi tutte queste tette, dammi
una voce fuoricampo”.
Estathètris
Ogni
meteoropatico accusa il suo disturbo prima che si verifichino
realmente mutamenti delle condizioni climatiche: una sorta di
sindrome pre-mestruale inspiegabile che fa strappare le pagine
dell'agenda in cerca di una risposta.
Se
non sono le mestruazioni, che diavolo può essere? E' colpa del fatto
che la religione di Oris le impedisce di disfare la valigia? Oppure è
colpa della fidanzata del roscio
che ha osato dire che l'Estathè non è poi questo granché?
(Canzonandomi con un'assonanza, oltretutto).
Pezzetta
non può essere, lui pulisce il frigo e mi compra spesso l'Estathè.
Lui è il mio coinquilino preferito.
E
infatti, la sindrome è pre-climatica e il primo indiziato è il
tempo che oscilla baldanzoso di dieci gradi in dieci gradi e rende
nervoso perfino un santo.
“Chi
diavolo ha messo tutte queste bottiglie inutili dentro al
frigorifero?”
“Iris,
calmati. Lo sai che con l'arrivo della bella stagione, finiscono in
frigo molte più bottiglie del solito...”
“Si,
lo so. Non per questo la prenderò meglio. Dove me lo metto tutto
questo Estathè?”
“Sposta
i pomodorini sopra la formaggiera e sistemalo lì...”
“IO
NON VOGLIO METTERE LA BOTTIGLIA IN ORIZZONTALE E POI TU, DI GRAZIA,
CHI CAZZO SEI? IN QUALITA' DI COSA PARLI?”
“Non
avrebbe mai capito che prendersela con un povero frigorifero, non
l'avrebbe aiutata a sistemare le cose...”
“Ma
che vuoi? Ognuno fa quel che può...”
“Così,
non sarebbe mai stata felice...”
“Guarda
che t'abbasso la temperatura, se non la smetti!”
“Guarda
che se mi abbassi la temperatura, ti si scalda l'Estathè. A
proposito, quanto ci metti a infilare questa bottiglia? Stare con lo
sportello aperto, mi turba. E meno male che dici di essere brava a
giocare a tetris...”
“Oris,
quanto lo abbiamo pagato 'sto frigorifero?”
“Quello
che lui faceva per lei era impagabile. Se solo lei avesse provato a
pensarci, lo avrebbe capito. Di quante cose delle sua vita poteva
dire lo stesso?”
“Cazzo,
sembri l'oroscopo di Brezsny. In questo mondo, dove ti giri ti giri
c'è gente che pontifica...”
“Iris.”
“Dimmi,
Pezzetta.”
“Ti
vorrei dire che stai parlando da sola, con la testa dentro al
frigorifero oppure stai parlando con il frigorifero, con una suola
dentro la testa oppure stai parlando con la tua testa, mentre una
suora è dentro al frigorifero.”
“E
infatti ci manca giusto una suora nel frigorifero. C'è troppa roba
qua dentro, al mio Estathé manca l'aria...”
“In
quel momento, fu chiaro a tutti che Iris Versicolor non sarebbe mai
stata felice...”
“Senti,
tu vaffanculo.”
“Ce
l'hai con me? Sei in sindrome pre-mestruale?”
Pezzetta
non avrebbe capito quale ciclone stava per abbattersi su di lui,
sulla casa, sul frigorifero e sui ripiani di tutta la cucina perché
la 'meteoropatia' è un fenomeno infido.
Eppure
ogni meteoropatico, anche (e soprattutto) inconsciamente, cerca di
preparare il prossimo alla catastrofe umorale che sta per abbattersi
su di lui, ma non ce la fa.
Nessun
meteoropatico ce la fa.
Nessuna
Iris.
Tanto meno
io.
Dunque,
arriverà una fase di crisi acuta che urlerà la sua disperazione nel
bel mezzo di un mutamento climatico di qualche tipo e, angosciata
come Janis Joplin, muoverà i suoi passi tra nervosismo e insonnia,
iperattività e depressione, irritabilità e apatia.
Fiumi
d'Estathé danzeranno eleganti nel mio esofago come temporali ventosi
e umidi, mentre Pezzetta sistemerà in orizzontale tutte le bottiglie
che non sono d'Estathè, anche i cartoni del latte, pur di fermare il
ciclone in atto.
La
pressione dell'aria sarà bassissima, ma la pressione su chiunque
sarà elevatissima.
Per
questo, la fidanzata del roscio,
preoccupata di essere scelta come capro espiatorio, con la calma di
un'attrice consumata, dirà: “Avevi
ragione, l'Estathè è proprio la bevanda per te!”.
Con una rima al
posto dell'assonanza.
Perché
ci sono casi in cui una rima può salvarti la vita.
Iris.
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