mercoledì 25 aprile 2012

Buchi neri e buio intergalattico


Io penso che gli uomini abbiamo il cervello a groviera, pieno di buchi.
Vi puzza l’immagine?
Allora, la mia esperienza dice, che gli uomini abbiano il cervello, e in particolare la sede relativa alla memoria, simile al suolo lunare: pieno di crateri.
Già meglio?
No, gli uomini al posto della memoria hanno enormi buchi neri.
Forse ne basta anche uno solo, che tanto ingloba tutto.
Ne vengono risucchiati compleanni, ricorrenze e anniversari…ma di questo ormai, ce ne siamo fatte una ragione; poi tutto quello che non è essenziale, come:
le sfumature dei colori,
i dettagli di un capo d’abbigliamento,
i tagli di capelli,
le coincidenze,
i collegamenti tra le cose,
tutto quello, insomma, di cui si  alimenta voracemente il cervello femminile.
Nel buco nero cadono anche:
appuntamenti dal dentista,
visite mediche,
scadenze fiscali,
eventi concordati da lunga data,
cioè da più di due giorni, e con un intervallo di tempo relativamente lungo (da una settimana ad alcuni mesi) tra l’annuncio e la loro realizzazione (leggi matrimoni, lauree, viaggi).
Tutto viene assorbito da questa voragine, di cui spesso, noi donne siamo vittime e che, come ogni buco nero che si rispetti, ci toglie anche luce, lasciandoci brancolare nel buio intergalattico.

Dunque Salsapariglia consiglia:
Mangiate tanto pesce, chili di noci e broccolo, per dessert solo frutti di bosco con zabaione e bevete secchiate di the verde che ha poteri antiossidanti e fa tanto bene alla memoria.
Fare i nodi ai fazzoletti è molto romantico, ma non serve a nulla se poi non vi ricordate perché avete un nodo al fazzoletto. Ci sono, ad esempio, i promemoria sul telefono  –  anche con l’avviso programmato –  ci sono le agende, le segretarie e i post-it, le partite a memory, come quando avevamo cinque anni.
Così magari noi non prendiamo un volo per rincorrervi nell’unico fine settimana in cui voi vi siete dimenticati di avere un impegno inderogabile. E quando ve ne ricordate – troppo tardi – ci pregate di cambiarlo.
È in questi momenti che noi sentiamo il buco nero avvicinarsi minaccioso, voglioso di tirarci dentro, assieme a tutta l’altra vostra accozzaglia mentale.



3 commenti:

  1. La"malattia della memoria". Un problema a cui Luciano Onder dovrebbe dedicare uno speciale. Io e le mie amiche ci interroghiamo spesso sulla natura di quel buco nero in cui ci siamo perse pezzi di vita, neanche fosse la borsa surrealmente capiente che ci trasciniamo in giro ogni giorno. Anche la felicità, riusciamo a dimenticarci. Chili di risate, cose, persone, fatti realmente accaduti. Tutti ingoiati dal buco nero. Per lasciare spazio a informazioni inutili, galleggianti nel mare di petrolio su cui navighiamo mestamente per la maggior parte della settimana.

    Io non ricordo mai i compleanni. Mi ricordo solo le cose che ricordo, per motivi che non è dato sapere. Non so se gli uomini siano più sbadati. Spesso sono solo meno (o diversamente) sentimentali. Però parliamone: il mesiversario? Anche le nostre pretese spesso non scherzano. Imparassimo a ricordarci la pillola con la stessa inesauribile costanza.

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  2. My gawd. Sto facendo adesso delle ricerche per una presentazione che devo fare su memoria e anamnesi in platone. Non ne posso più di parlare di memoria... ç_ç

    E comunque c'è un tale R. Casati che sostiene una tesi sui buchi che dice una cosa del genere che i buchi sono "oggetti incorporei" ( per chi fosse interessato all'argomento o curioso di vedere se è possibile scrivere un libro di filosofia sui buchi -> http://www.ibs.it/code/9788811675167/casati-roberto/buchi-altre-superficialita.html ). Allora magari anche i buchi nella memoria potrebbero essere tipo dei "ricordi sopiti" (dimenticati? XD), cioè delle presenze, invece che delle assenze, solo che sono presenze "invisibili".
    Comunque io mi scordo i nomi. Il problema principale è ricordare il nome di quello/a che ti ha appena stretto la mano. A me mancano proprio le basi per potermi dimenticare tutto il resto (compleanni, anniversari, ecc.)!

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  3. Io ho iniziato a dimenticare le facce. Io mi dimentico le facce. Mi mancano le facce, prima che i nomi. O quando non ti ricordi come si chiama una persona è perché è il nome che ti manca? o forse il nome manca e la faccia è presente come presenza invisibile? la presenza invisibile è concetto bellissimo ma atroce. penso.
    HD (se 'sto disgra di blog mi fa commentare...)

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