martedì 3 aprile 2012

Memorie di una bevitrice di Estathè

Lo so, lo so, qui si parla di tisane e di mondi capovolti, di realtà sconclusionate in cui una zuppetta di erbe batte a mani (tannicamente) basse un eccitante infuso di thè. Ma io sono (pour vous) Iris Versicolor, il Giuda degli apostoli della tisana.
Sono anni che sogno di avere una rubrica sulla mia dipendenza da estathè e sul lembo del limbo in cui codesta mi ha condotto.

Se avessi potuto scegliere, io avrei voluto una voce fuoricampo.
“Ehi tu, Dio!”, gli avrei detto “Non darmi tutte queste tette, dammi una voce fuoricampo”.

Apocalipton
Non ho mai fatto il bungee jumping, il bunga bunga o un viaggio a Tonga. Non bevo caffè da sette anni e non ho mai fumato una sigaretta. L'ultimo uomo decente che ho incontrato era il mio fidanzatino dell'asilo che, al compleanno, mi suonava “Tanti auguri” con l'armonica a bocca.
Se hanno ragione i Maya, con questa caduta di stile della fine del mondo in una data non palindroma, una catastrofe di qualche tipo metterà un punto conclusivo alla nostra epoca, senza che io abbia potuto esibirmi in un armonioso Otuhaka mentre, con i piedi attaccati al palo della lap dance di una villa di Arcore, mi butto giù da un adrenalinico ponte. Caffè e sigarette potrei anche recuperarli, in barba al mio esofago e alle mie convinzioni. Per l'uomo, non c'è da preoccuparsi. Anche se non finisse il mondo, non c'è alcuna speranza di ritrovarsi in un film di Nora Ephron.
“Lei era una donna impossibile, che non sopportava il fatto che 88+22 non desse 100...”
“Oddio chi è?”
“Come chi è? Sono la tua voce fuoricampo... No, no, non ti preoccupare. Abbiamo deciso di lasciarti anche le tette.”
“Chi ha deciso?”
“Noi, i Maya! Abbiamo valutato questa richiesta come se fosse un ultimo desiderio prima della fine...”
“Ma come? Nooooo...”
“Perché? A saperlo avresti voluto qualche altra cosa? Un uomo da commedia romantica? I coniugi Fitzgerald che ti caricano in macchina? Una casa con dei buoni infissi?”
“Avrei voluto una fontana di Estathé!”
“Eh eh eh. Mia cara, abbiamo pensato anche a quello. Il 21 dicembre 2012 i vulcani erutteranno estathè, delle pioggie acide di teina chimica si abbatteranno sulle nostre teste e la terra tremerà sotto il motore di una coloratissima apecar carica di brick giganti con ruote da bicicletta e la maglia rosa del Giro d'Italia...”
“Grazie. Della serie: 'Verrà la morte e avrà i tuoi occhi'...”
“Lei era una persona riconoscente, gradevole a tratti, con ciabatte molto brutte e la tendenza a citare Pavese un po' a cazzo di cane. Avrebbe avuto una fine sponsorizzata, coperta da copyright, in un mondo bislacco che non lasciava niente al caso.”
“Non mi piace come usi la parola 'bislacco'”
“Forse, però, la sua fine sarebbe arrivata un po' prima del previsto...”
Se fossimo in un mondo giusto, il mio fidanzatino dell'asilo dovrebbe suonarmi “The end” dei Doors con la sua armonica a bocca, tutti i bonsai che ho ammazzato dovrebbero assolvermi dai miei peccati e Nora Ephron dovrebbe venire a chiedermi scusa. Ma, siccome viviamo in un mondo bislacco, la fortuna non ci assisterà e continueremo a soffrire. Per molto altro tempo ancora.

Vostra,
Iris Versicolor.

5 commenti:

  1. Più che altro: ad averla una fontana di estathè!

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  2. Di quella bevanda, oltre al sapore, amo che ci sia scritto sull'etichetta che la sua "eventuale opacità" (l'estathe è l'unico tè torbido come acqua di palude) del prodotto è dovuta all'infusione naturale. Non ci si crede ma è bello che vogliano farci morire avvelenati almeno togliendoci il panico di star morendo avvelenati.

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  3. Nora Ephron mi deve una fornitura a vita di cibo per gatti. Può ritenere responsabile in solido anche Mr Williamson, se lo crede.
    Il mio destino di gattara è ineluttabilmente legato alle menzogne dispensate da C'è posta per te(da non confondere con l'omonimo programma) e Sleepless in Seattle (che in italiano va sotto il raccapricciante titolo di "Insonnia d'amore". Ebbene sì.)
    Se vuoi unirti alla class action, magari qualche buono per gli Estathè lo rimediamo!

    M(arco)P(olo)

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    1. Ci sto, Maestro Marco Polo! Ho impugnato la spada e sono pronta a seguirti. Visto il tuo nome itinerante, però, ti prego di avvertirmi nel caso dovessimo fare un giro un po' più largo prima di arrivare dalla nostra cara Nora. Come saprai, l'estathé non si trova dappertutto e, in qualche modo, prima di un lungo viaggio, mi devo organizzare.

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