mercoledì 4 aprile 2012

L'emeroteca di Hemerocalle


L'emeroteca è una raccolta di giornaliriviste e pubblicazioni periodiche nelle biblioteche pubbliche per consultazione e lettura. Spesso l'emeroteca è un settore specializzato nell'ambito di una biblioteca.

Così dice l'oracolo Wikipedia.

E continua: 
Il termine moderno deriva da due parole grecheἡμἐρα = "giorno" e θήκη = "custodia". Si sarebbe dovuto dire, più propriamente, «efemeroteca», da ἐφημερίς = "giornale" e θήκη = "custodia", ma il termine errato è ormai entrato nell'uso corrente.

Giustoe io poi non mi chiamo mica Hefemerocalle? No, mi chiamo Hemerocalle, e ho intenzione di custodire le cose più assurde delle giornate del mondo. 
Pescandole ogni tanto dai giornali.

L'emeroteca di Hemerocalle sarà perciò, un giorno, un archivio di giornate, custodite da Hemerocalle, ma non troppo gelosamente (a me il custodire si lega con 'gelosamente', è un'associazione troppo banale lo so, ma è così), altrimenti Hemerocalle le teneva per sé. Ma non l'ha fatto. Hemerocalle le pubblica, Hemerocalle pensa che il pubblico debba essere consapevole di questo: che la realtà supera di gran lunga la fantasia, spesso. 
Se Hemerocalle fosse una scrittrice (o uno scrittore), Hemerocalle dovrebbe cercare le sue storie nella vita, soprattutto nella vita, nella realtà.
Le idee sono in giro, in questo periodo forse tra i pollini che ci fanno starnutire. Le idee sono nei ritardi dei treni e nei buchi d'attenzione tra una frase e l'altra in una lezione universitaria. 
Le idee...

E le storie?
Le storie sono negli articoli assurdi di giornale, signori.
O nelle ricerche che si fanno. 
Scientifiche, s'intende. 
Per esempio, ora vi dico: sì, sì: Hemerocalle è donna.
Ottimo. Questo potrebbe bastarmi, in un certo senso, per cavarmela. Per deviare su un altro argomento, cosa che ho cominciato a fare peraltro già da quando ho scritto o nelle ricerche che si fanno.
Perché? Perché volevo parlarvi di una notizia assurda ma poi ne ho letta un'altra.
Non assurda, anzi forse prevedibile. 
Sapete cosa?
Uno studio scientifico, appunto, ha dimostrato che le performance cognitive degli uomini eterosessuali diminuirebbero nel corso dell'interazione con una donna. Perché? Il fenomeno si spiega così: l'uomo impegna il suo cervello solo per una cosa, fondamentalmente: fare bella impressione.


Esatto. 
(lo so che avevate pensato ad altro, ma è questa la risposta, almeno per ora).
Questa cosa, stando sempre a questo studio scientifico, non avverrebbe per le donne (tié! o almeno così dicono, loro).
E loro sono attendibili, gente: lo dice il Behavioural Science Institute, della Radboud University (Olanda) e hanno scoperto che questa cosa si verifica anche quando non è in presenza: sì, sì, anche. Visto? Avevo ragione, ve l'avevo detto.
Quindi si verificherebbe anche se qualche uomo eterosessuale cominciasse a commentare questo post pensando di dover risponde alla Hemerocalle.


Accade via chat, dicono.
Accade via Facebook, aggiungono.
Accade.


Perché siete troppo impegnati a fare una bella impressione, uomini.
Accade, precisano, indipendentemente dal fascino della donna. 


E c'è di più: l'anticipazione dell'interazione con una donna abbasserebbe ugualmente le capacità cognitive dell'uomo.
Della serie: sto per parlare con Hemerocalle, oddio, oddio: devo far bella figura.



Hemerocalle è attenta alle ricerche scientifiche,
Hemerocalle mette in archivio questa notizia,
Hemerocalle è grata alla scienza.
Hemerocalle sorriderà appena entrerà in interazione con un uomo, la prossima volta.

Prima notizia in emeroteca di Hemerocalle, archiviata.

3 commenti:

  1. Emerita scelta l'emeroteca, cara Hemerocalle. Ti sono grata, come tu sei grata alla scienza.
    Purtroppo hanno soppresso "Lie to me", mirabile serie tv in cui il Dottor Lightman (meravigliosamente interpretato da Tim Roth) mi spiegava gli atteggiamenti umani e il loro studio attraverso il "behaviorismo", altrimenti ne avrei saputo molto di più sulla maniera in cui gli uomini cercano di fare bella impressione e magari avrei fatto bella impressione anche io nella mia risposta. E invece no, mi hanno interrotto a metà della terza serie e quindi sono rimasta indietro di un aggettivo (qualcuno deve avermelo "cavato"). Quindi, dirò soltanto una cosa: la gran parte degli uomini in interazione con una donna fa solo impressione, senza alcuna beltà.

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  2. Ecco svelato il mistero per cui la filosofia si fa senza donne attorno. Rovinate l'atmosfera abbassando la media delle capacità cognitive. é.è

    Comunque, mi sembra strano che non sia possibile il contrario: di solito nel tentativo di fare bella impressione si fanno cose pazzesche.. Penso a tutta quella gente che scrive poesie per la prima volta o scrive canzoni nella "fase corteggiamento". O anche a quegli uccelli che "dipingono" il nido, non so neanche con che cosa... Cioè, un uccello diventa capace di "dipingere" per fare bella impressione sull'altro sesso e a noi calano le capacità cognitive? Non sono tutto questo granché i maschi umani... :/

    PS In quanto maschio umano io stesso, probabilmente scrivo questo post nel tentativo di fare bella impressione e non in totale possesso delle mie facoltà cognitive. Perdonatemi.

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  3. Iris, credi?
    Beltà penso, poi, sia parola bellissima.
    Beltà è parola cavata troppe volte, troppe.

    Conte, ho molto apprezzato la sua osservazione sulla filosofia.

    E poi, fondamentalmente, mentre sorseggio un tè (la dipendenza sta arrivando), mi chiedo: sì. come diamine faranno a dipingere un nido? e quale tecniche useranno? a quali correnti si rifaranno?
    E, tralasciando gli uccelli, i maschi umani calano davvero solo loro le capacità cognitive?
    Alla Hemerocalle son calate di brutto un sacco di volte, di fronte ad alcuni uomini.
    Sarò uomo dentro?
    Ma ora che rispondo sono in possesso di tutta la mia hemerocallità?
    bah... misteri

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