I
dolori del giovane welter #1
Il
giovane welter è solo con la sua rabbia e la puzza dello scantinato.
E il vuoto. E il silenzio. E il nulla.
Lo
scantinato è vasto, il giovane welter è incazzato. Prima ha
incontrato Ada, ma non gli importa. Il test è andato bene, ma non
conta niente.
Il
giovane welter (al buio) fa luce solo tra i ricordi e ripassa gli
insegnamenti di Calogero, o quello che si ricorda. Gli insegnamenti
di Calò il Maestro: solo Calò è maestro.
Calò
dice che c’è un tipo di pugno che è diretto. Se il giovane welter
colpisce col pugno diretto, il giovane welter colpisce il viso,
distendendo il braccio. Il giovane welter sa che la torsione della
gamba è importante per sfruttare al meglio la potenza del braccio.
Il giovane welter torce la gamba.
Se
il giovane welter colpisce con un gancio, ruota la spalla, mantenendo
il braccio piegato (a uncino).
Se
il giovane welter colpisce con un montante, il giovane welter
colpisce dal basso verso l’alto. Colpisce il mento. Vuole colpire
il busto. L’addome. Il giovane welter colpisce il sacco (quello c’è
ora).
Il
giovane welter riattiva il Codex, attiva il Pro.Kick,
seleziona l'ologramma di Marta. Il giovane welter inizia a picchiare,
a fracassare le ossa inesistenti dell’ologramma di Marta.
Il
giovane welter questa mattina ha pasato il test, forse col massimo
dei voti: poco importa.
Il
giovane welter rotea la testa, si sgranchisce braccia e gambe. Il
giovane welter distende i muscoli. Il giovane welter respira,
riflette. Urla.
Solo
lui; il vuoto; il buio – la puzza dello scantinato - il Codex
acceso; l’ologramma di Marta.
Il
giovane welter pensa a un calcio da dare a Marta. Calò diceva che
puoi dare calci a uno stronzo in tanti modi diversi. Il giovane
welter non vorrebbe picchiarla davvero, Marta; ma per finta sì. Ma
Marta non è neanche troppo stronza.
Il
giovane welter spegne il Codex, allora. Non è l’ologramma di Marta
che vorrebbe picchiare, ma l’ologramma del mondo.
È
ancora solo, lui; il vuoto; il buio (la puzza dello scantinato).
Gli
occhi di Marta, in testa.
Una
lacrima. Gli uomini non piangono.
Il
giovane welter è un uomo.
Il
giovane welter non può piangere.
Il
giovane welter smette di piangere e pensa ai calci. (Ne tira uno).
Al
mondo, s'intende, intero (è logico, tutto).
Il
giovane welter ricorda che questo tipo di calcio che ha appena
sferrato all’aria si chiama 'mae gheri', si legge maigheri,
glielo ricorda la voce roca di Calogero in un cassetto della memoria
mezzo sepolto (a un certo punto non ci pensi mica più alle cose che
fai, le fai e basta).
Colpisce
con la punta del piede flessa: colpisce l’addome
dell’avversario: che è il mondo: assesta un calcio al mondo
all’altezza dell’equatore: il giovane welter smonta in due
l’Africa: la spezza: la frantuma, assestando un altro colpo (un
altro maigheri).
Poi
pensa a un calcio circolare per colpire il mondo che è tondo. Pensa
a un 'mawashi gari', si legge mawashigheri.Pensa a un
calcio a uncino, per bloccare l’istante in cui tutto era perfetto.
Lo sferra. Si chiama 'ura mawashi', si legge uramauashi.
Pensa
a un calcio ad ascia, per tagliare il tempo: dividere il passato dal
presente. Il calcio ad ascia, gli ricorda la voce roca di
Calò nel cassetto quasi chiuso, si chiama 'kakato gari', si legge
kakatogheri. Il giovane welter è incazzato col mondo.
Il
giovane welter diventa un altro calcio a uncino, si chiama 'ura
mawashi', si legge uramauashi. È un calcio, è tutto in quel
calcio. È forte. Poi piange. Di nuovo.
Il
giovane welter sa di occupare lo spazio sbagliato assegnato alla sua
pedina nel gioco del mondo. Il giovane welter è profondamente
arrabbiato col gioco del mondo.
Tanto
vale smetterla, basta giocare.
Il
giovane welter va a farsi una doccia.
Accende
il Codex, si incuffia una canzone. L'acqua della doccia è
freddissima.
Chiude l’acqua. Resta ad
asciugarsi seduto per terra. Il mattonato freddo sotto il culo. La
schiena che traballa ai suoi singhiozzi. Gocce d’acqua sulla pelle
ambrata, come cupolette di vetro. Lacrime tra le ciglia: pezzi
d'acqua che vogliono dire che qualcosa non va. Lacrime che tagliano
come vetro.
Il giovane welter ripensa a Marta.
Va tutto bene, Marta, tutto bene
(aveva detto).
Va tutto bene, un corno (vorrebbe
dirle ora).
Marta è un nome che contiene e che è contenuto. Welter è un nome che ricorda e che è ricordato.
RispondiEliminaQuesto è quanto.
Attendo un #2 con ansia, veramente interessante.
RispondiEliminascusate, ma cosa contiene Marta?
RispondiEliminawelter è una categoria. welter è un peso. welter è pure quel giovane, però. e stasera si sente addosso tutta la sua pesantezza e forse allora non è più welter ma la cambierà, la categoria. un #2, domani o un altro giorno, arriverà. HD
RispondiEliminaMarta contiene Mara. E Marta e Mara sono contenute da Tamara. Aggiungi e togli lettere e tutto si trasforma.
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